Antico Egitto: dalla mazza dei tempi arcaici alle armi più evolute, il loro uso in ambito militare ed in importanti contesti rituali. Una variegata ricognizione su manufatti bellici che continuarono nei millenni a mantenere un importante valore simbolico ma anche apotropaico nelle rappresentazioni sacre.

Di questo ci ha parlato il dott. Andrea Vitussi lo scorso 14 maggio, nella splendida cornice di Palazzo Gopcevich.
Citando proprio il dott.Vitussi, ” Nelle raffigurazioni “pubbliche” del faraone, sui piloni dei templi, ma anche sui manufatti reali, la potenza del sovrano veniva espressa sin dai primordi in modo ritualizzato, con una scena di sottomissione dei nemici.
La mazza è una delle prime armi che il sovrano impugnò per affermare in modo inequivocabile la sua posizione di superiorità e la sua capacità di annientare i popoli stranieri. Vedremo come alle armi “neolitiche” dei tempi arcaici si affiancarono progressivamente altre armi di diversa natura e fattura e seguiremo la loro comparsa anche in diversi e suggestivi contesti rituali.
Uno sguardo all’uso geroglifico e templare ed ai testi funerari ci chiarirà come, oltre a far parte del ricco corredo militare egizio, questi manufatti continuarono a mantenere un importante valore simbolico e apotropaico nelle rappresentazioni sacre.

