Il pastore romano ed il flauto di Pan – Aquileia e le Ande

Il Pastore ed il flauto di Pan
Il Pastore ed il flauto di Pan

La stupenda basilica di Aquileia offre la possibilità di ammirare uno dei più estesi mosaici del IV secolo di epoca romana. Il visitatore può ammirare in tutto il suo splendore questo capolavoro dell’arte Romana dall’alto , senza pericolo di rovinarlo per mezzo di un corridoio perimetrale sospeso vetrato e protetto. Il mosaico la cui superficie copre buona parte della basilica, illustra,in volute di cornici di disegni geometrici o antropomorfi, la vita in epoca romana. Si possono così osservare, come fossero vere primordiali fotografie, immagini di pesca, di pesci, di pastori, di varie specie di animali domestiche e selvatiche e notevoli curiosità, come quella che andremo a esporre. Ci soffermeremo infatti su una immagine delle tante che ha destato la nostra curiosità: quella di un semplice postore immortalato nell’atto del suo lavoro con due pecore, nel suo costume tipico, una tunica grigia in pelle di pecora, ma sopratutto per noi equipaggiato di un curioso e strano strumento nella mano destra.

Non si tratta di un attrezzo da lavoro come sembrerebbe alla prima occhiata, bensi e semplicemente di uno strumento musicale. Abbiamo appreso dalla visita che si tratta di un “Syrinx” o oggi meglio conosciuto “Flauto di Pan”. Il Syrinx era allora uno strumento già molto diffuso dall’epoca Etrusca e Celtica in Italia; il suo classico suono, come lo conosciamo oggi e che tante volte sentiamo egregiamente suonare dai musicanti di strada peruviani,  è molto dolce e deciso. Il suono si ottiene dal soffiare con le labbra nelle canne tra loro parallele e digitando i fori o tasti con le dita: lo strumento è tenuto a due mani. I materiali impiegati allora per la sua costruzione erano i gambi della cicuta , la mitica canna mediterranea  “madre della dolce musica” (Apuleio), ma anche il legno, la terracotta, l’alabastro e il metallo. Questo sembrerebbe costruito in legno ed il pastore sembra mostrarlo a noi con naturale orgoglio.

Ciò che abbiamo ancora scoperto nella visita della Basilica è che tale strumento Etrusco, Celtico, Romano è antichissimo anzi era già noto nelle Americhe precolombiane: cosa curiosa non è vero? In effetti, come ci è stato fatto notare, queste tematiche hanno affascinato e affascinano tutt’ora musicologi, archeologi e antropologi  giungendo a delle conclusioni non sempre concordanti e a volte complesse e rivoluzionarie. Dalle Ande a Aquileia passando per i romani, il mistero per noi rimane.

flauto di pan colori senza flash
Foto del flauto di pan colori senza flash
flauto di pan colori con contrasto aumentato via software
Foto ritoccata del flauto di pan colori con contrasto aumentato via software
flauto di pan al negativo via software
Foto ritoccata del flauto di pan al negativo via software